About Me
Simone Masetto Artist.
Nasce a Portogruaro, città natia di Luigi Russolo inventore visionario degli “Intonarumori” e firmatario del manifesto futurista con Marinetti, Balla, Boccioni, Carrà e Severini.
Maghe figlio degli anni ‘80 e godendo di una connaturata influenza pop futurista, avvia di fatto una propria ricerca artistica già dalla scuola media, grazie all'artista, nonchè suo insegnante di educazione artistica, Giovanni Pope Galli, importante esponente della pittura analitica italiana tra gli anni 60 e 70, che lo invita ad iscriversi ad una scuola d'arte ad indirizzo professionale.
Storia
Dopo aver conseguito il diploma di maestro d'arti tessili a Venezia, dal 2002 al 2007 coordina un laboratorio di decorazione e stampa tessile all’interno di una cooperativa sociale che ha lo scopo di reintegrare nei vari ambiti lavorativi e sociali persone con gravi difficoltà cognitive e precedenti penali. In questi anni produce parallelamente per il negozio Magma di Milano una serie limitata di cuscini e borse di tessuto stampato a mano e dipinge numerosi quadri che rappresentano con gusto “Pop” oggetti di casa, elettrodomestici, abbigliamento, automobili e moto, logorati dal loro uso quotidiano. Maghe rappresenta questi soggetti spinto dalla curiosità di conoscere come sono costruiti, come funzionano, chi li ha posseduti, usati, rotti, abbandonati, o dimenticati.
Maghe instaura così con gli oggetti che talvolta trova durante i suoi tragitti quotidiani in studio, un dialogo vitale che funge da transfert emotivo, per raccontare se stesso attraverso un filtro didascalico e di rappresentazione dettagliata degli elementi che compongono questi oggetti al fine di comprendere la propria identità.
Trasferitosi definitivamente nel capoluogo lombardo nel 2008, Maghe conosce alcuni artisti e personaggi alternativi nel panorama della moda e dello spettacolo, ma non è attratto significativamente da questi ambienti che definisce superficiali e si dedica esclusivamente al suo lavoro sociale di cameriere e alla propria pittura dove produce per diversi anni dipinti astratti molto grandi, colorati e di gusto "urban" denominati "Megatubi" i quali rappresentano in modo grafico e complesso il senso caotico, frenetico e disorientante del vivere nel flusso inarrestabile delle "public relation" e dei nuovi "social network" in una densa e sconosciuta Milano che cresce rapidamente si trasforma e consuma.
Dopo aver trascorso un periodo come batterista in un power rock trio e cercato opportunità lavorative nella pubblicità, Maghe che si sente consumato da questo stile di vita e incerto di uno scopo e di una direzione nella propria esistenza, cerca di recuperare il tempo perso e decide di iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi nel 2015 in Pittura alla cattedra dei Maestri Nicola Salvatore, Omar Galliani e dello storico Andrea del Guercio molto attento al significato e al valore dell’Arte Sacra Contemporanea.
Dal 2014 al 2017 lavora come commesso presso lo storico colorificio e prodotti per belle arti Walter Pellegrini, ma nell'anno successivo si trasfersice in Toscana per proseguire gli studi artisitici presso la città di Firenze.
Dal 2012 sino al 2018 Maghe attinge ispirazione dalle sue passioni segrete come le scienze astronomiche e le collezioni di minerali e gemme svolte sin dalle scuole medie; dotto della sua formazione tessile, in questo periodo conduce una ricerca fondata sui valori estetici e le potenzialità espressive del velluto nell’Arte Contemporanea trasfigurando così il nobile tessuto dalle peculiarità precipue in un territorio di indagine senza tempo dove micro e macro cosmo coesistono nella dimensione pittorica mediante gesti alchemici, Egli racconta:
“Il velluto diventa una tela infinita un luogo sconfinato e pacifico dove esprimere la mia umanità. Quando trovo quello giusto mi piace osservarlo da vicino con la lente contafili, studiandone il tatto e la lucentezza, colgo sempre con certo stupore i segni che lasciano le mie dita in superficie mentre lo preparo sul telaio; lo accarezzo, lo sfioro delicatamente e talvolta lo inizio a lavorare ancora
ripiegato su se stesso con candeggina e acrilici, ossidi e combustioni alla volta di un nuovo Big Bang immaginario!”
Maghe che vive ormai stabilmente in Toscana è ispirato nuovamente dalla morbidezza e dalle cromie di un memorabile paesaggio, quello dei Colli Fiorentini e delle Colline del Chianti, i quali ai suoi occhi assomigliano a un fluttuante e sconfinato tessuto di velluto verde cangiante, vedute altrettanto memorabili impresse dai più importanti maestri pittori rinascimentali che hanno colto la poetica di questo immenso paesaggio sempre nuovo e vivo. Qui la sua pittura su velluto si connota di elementi naturali, quali alberi, piante, foglie, fiori e insetti, simboli attraverso i quali scrutare gli aspetti contemplativi sul significato e sulla valenza della vita terrena ai limiti del misticismo.
Ben presto inizia a collaborare con alcune aziende fiorentine molto attente alle tendenze di fusione tra arte, moda, interior design e pelletteria artigianale utilizzando lo pseudonimo di "Vellutoitaliano". Egli dichiara:
“Ho voluto chiamare così la mia recente ricerca artistica perché sono sempre stato attratto dal lavoro manuale e creativo con particolare attenzione all’artigianato artistico italiano. Vellutoitaliano non è solo un nome ma un omaggio al blasonato Made in Italy ricco di storia e di persone innamorate del proprio mestiere. Come mio padre, figlio di contadini e operaio saldatore da tutta la vita, mi ha saputo trasmettere generosamente l’esperienza e la passione di costruire qualsiasi cosa con le mie mani partendo semplicemente dal disegno, totalmente immersi nella presenza e nel Qui e Ora.”
Negli anni successivi al 2019 Maghe, ormai lontano dalla frenesia metropolitana, lavora come formatore per una storica fonderia artistica fiorentina e come agricoltore trattorista per una antica fattoria nel Chianti, che produce olio, vino e ortaggi. In questi anni si dedica prevalentemente all'osservazione della campagna toscana e della vegetazione che circonda il luogo in cui vive, producendo acquerelli e dipinti paesaggistici che determinano una ricerca volta alla creazione di opere murali di grandi dimensioni denominati "Tutto è Uno" per celebrare la volontà di vivere nella pacifica contemplazione dei cicli della natura e nel rispetto di se stessi e dei propri valori.







